AGI – L’intervista del ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, apre un caso politico e una netta faglia fra i partiti, anche all’interno della stessa maggioranza. Contro di scaglia il centrosinistra, con in testa il Partito democratico. Ma tacciono i Cinque Stelle e, soprattutto, il centrodestra dal quale, anzi, si leva la voce di chi considera l’intervista al ministro russo “un formidabile colpo” giornalistico.
“Alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche”, e’ l’affondo che il titolare degli Affari esteri russo ha portato in diretta su Rete 4. Ma non solo. Lavrov accusa l’Occidente di rubare i soldi russi per mezzo delle sanzioni e ribadisce che d’ora in avanti il gas proveniente da Mosca andra’ pagato in rubli. A corollario di tutto questo, risponde a una domanda sulle origini ebraiche di Zelensky – connessa alla “denazificazione dell’Ucraina” di cui parla spesso Vladimir Putin – con queste parole: “Zelensky e’ ebreo? Lo era anche Hitler”.
Fonte: Agi.it